La Stampa di GIULIA DESTEFANIS
Lo hanno ideato dopo la prima edizione del Festival della canzone cristiana di Sanremo, che è andato in scena quest’anno a un passo dalla kermesse dell’Ariston “ed è stato un successo, un modo per rilanciare la musica cristiana contemporanea in Italia”, spiegano gli organizzatori. Che allora non hanno perso l’occasione di organizzare un Euro Christian Music Festival a Torino, questa volta in contemporanea all’Eurovision 2022. Ospitato dal Teatro Gospel House di Venaria Reale, e con il patrocinio di Diocesi di Torino, Regione Piemonte e comune di Venaria Reale. Gli artisti in gara sono 11, da tutto il mondo, e a votare sono rappresentanti delle case discografiche (che danno un voto a tutte le canzoni, esclusa quella del Paese che rappresentano). In prima fila Fra Vinicius, giovane frate brasiliano (che vinse a Sanremo con la versione italiana della canzone che ora porta in portoghese) e gli italiani Stella Sorrentino e Shoek con il loro rap-pop contro la guerra. “Sfatiamo il mito che la musica cristiana siano solo canti sacrali o parrocchiali – spiegano il direttore artistico Fabrizio Venturi e il direttore di produzione Gionatham De Stradis – Sono canzoni del tutto simili a quelle che sentiamo passare in radio. Si differenziano per i testi, dedicati ai valori cristiani. All’estero, ad esempio negli Stati Uniti, sono molto più diffuse e valorizzate”.
di Giulia Destefanis